Percorsi di specializzazione, Cisl chiede una svolta

Si รจ svolta giovedรฌ 6 marzo 2025 lโ€™informativa al MIM sui decreti attuativi del Decreto legge 71/2024, che ha previsto percorsi straordinari di specializzazione sul sostegno la cui realizzazione รจ affidata a Indire.

Come รจ noto, il dl 71 ha previsto che in via straordinaria, fino al dicembre 2025, siano avviati percorsi riservati rivolti ai docenti che hanno svolto tre anni di supplenza su sostegno senza il possesso del titolo di specializzazione.

Allo stesso tempo, ha previsto corsi riservati per coloro che hanno conseguito il titolo allโ€™estero e sono in attesa che si concluda lโ€™iter di riconoscimento del valore di quel titolo per lโ€™insegnamento sul sostegno. I percorsi straordinari potranno essere erogati anche dalle Universitร , in convenzione o meno con Indire.

Sul tema della carenza di docenti specializzati sul sostegno la posizione della CISL Scuola รจ nota da tempo: anche con specifici dossier รจ stata denunciata lโ€™insufficienza dellโ€™offerta formativa realizzata dalle Universitร , che hanno avuto finora lโ€™esclusiva sui percorsi di specializzazione. Dati inequivocabili dimostrano come in molte realtร  territoriali il numero di docenti specializzati sia nettamente inferiore al fabbisogno a causa di unโ€™offerta di percorsi da parte delle facoltร  universitarie del tutto insufficiente in alcune aree del Paese.

Da qui la necessitร , sostenuta dalla CISL Scuola, di prevedere percorsi formativi in aggiunta a quelli resi disponibili dalle universitร , in modo da consentire a tutti i supplenti con almeno tre anni di servizio su sostegno di accedere alla formazione necessaria per specializzarsi, attraverso percorsi che garantissero comunque una formazione di qualitร .

Diversa รจ la questione dei titoli conseguiti allโ€™estero, sui quali la Cisl Scuola ha sempre espresso forti riserve; come sostenuto dalla stessa Amministrazione, la soluzione prevista dal DL 71 per quei titoli deriva dalla necessitร  di far fronte a un contenzioso che vede soccombente lโ€™Amministrazione stessa, non in grado di garantire la conclusione dei procedimenti di riconoscimento nei tempi previsti dalle norme.

La soluzione adottata, offrire cioรจ un percorsoย ad hocย a fronte della rinuncia degli interessati al contenzioso pendente alla data del giugno scorso, non appare risolutiva del problema, perchรฉ nel frattempo sono stati acquisiti altri titoli allโ€™estero rispetto ai quali lโ€™Amministrazione non รจ in grado di valutare entro i termini previsti le richieste di riconoscimento della loro validitร .

La CISL Scuola ha chiesto pertanto lโ€™apertura di un tavolo di confronto che consenta anzitutto un esame piรน approfondito dei contenuti dei decreti, per i quali chiederร  che siano apportate modifiche migliorative, specialmente per quanto riguarda la convivenza di percorsi da rendere piรน omogeni sotto il profilo della qualitร  formativa e dellโ€™impegno richiesto, anche dal punto di vista economico. Il confronto servirร  anche ad avere un quadro completo e aggiornato allโ€™anno scolastico in corso rispetto al numero dei docenti destinatari dei percorsi.

La CISL Scuola ha chiesto inoltre di conoscere lo stato della programmazione dei percorsi di TFA ordinari, sempre con lโ€™obiettivo di garantire che lโ€™integrazione degli studenti con disabilitร  sia sostenuta dalla presenza di insegnanti adeguatamente formati. Lโ€™incontro รจ stato aggiornato a martedรฌ 11 marzo.

Sulle questioni oggetto di confronto รจ intervenuta con una dichiarazione sui suoi profili social la segretaria generaleย Ivana Barbacci.

โ€œLa situazione del sostegnoย โ€“ scrive in un postย โ€“ย presenta da tempo aspetti paradossali, che abbiamo ripetutamente denunciato, evidenziando soprattutto gli squilibri pazzeschi tra aree territoriali, frutto di una offerta formativa gestita interamente dal sistema universitario, una modalitร  che si sta rivelando, nei fatti, assolutamente inadeguata.

Cosรฌ abbiamo territori in cui cโ€™รจ abbondanza di specializzati senza opportunitร  di assunzione, e altri nei quali un altissimo numero di posti continua a rimanere scoperto, per mancanza di personale fornito di titoli, rendendo inevitabile il ricorso a personale precario non specializzato.

Lโ€™avvio dei corsi Indire, in questo contesto, puรฒ rappresentare una prima risposta, anche necessaria ma che non risolve in via strutturale e definitiva il problema. Servono garanzie precise sulla qualitร  dei percorsi e sullโ€™effettiva equivalenza dei titoli che in modi diversi verranno conseguiti. รˆ una questione su cui porre la giusta attenzione visto quanto accaduto sui titoli conseguiti allโ€™estero, per i quali non puรฒ essere disatteso il compito di verificarne rigorosamente la rispondenza a standard di qualitร  compatibili con quelli dei titoli conseguiti in Italia.

Lโ€™approccio a queste problematiche non puรฒ perรฒ essere solo legato a logiche di emergenza: occorre ragionare in prospettiva, per delineare un sistema di formazione nel qualeย ilย ruolo delle istituzioni scolastiche torni a essere da protagonistaย nei percorsi formativi.ย La formazione degli specializzati non puรฒ continuare a essere unโ€™esclusiva delle universitร . รˆ una richiesta che come CISL Scuola abbiamo avanzato piรน volte e che siamo intenzionati a ribadireโ€.

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