Pensionamento anticipato docenti: la proposta

Ha preso il via in Senato l’iter di valutazione della proposta di legge n. 1413, presentata dalla senatrice Carmela Bucalo (Fratelli d’Italia), che mira a favorire il pensionamento anticipato del personale docente e ATA (Amministrativi, Tecnici e Ausiliari) attraverso il riscatto agevolato degli anni di studio universitari. Il disegno di legge, frutto di una petizione lanciata da Anief per contrastare l’elevato burnout tra i lavoratori del settore, propone l’anticipo della pensione per docenti, ATA e presidi a partire dai 60 anni di età, con il riconoscimento gratuito degli anni di formazione universitaria.

Il testo del disegno di legge è stato assegnato alla decima Commissione permanente del Senato (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), la quale dovrà anche considerare i pareri delle prima, quinta e settima Commissione (Affari Costituzionali, Bilancio, Cultura e Istruzione).

Un Progetto con Ampio Consenso

L’attesa per l’esito parlamentare della proposta di legge è alta, anche grazie all’ampio consenso che il ddl ha raccolto. Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, ha dichiarato che la legislazione su questa norma sarebbe di fondamentale importanza, considerando che prevede il pagamento di soli 900 euro per ogni anno universitario riscatto, a fronte di una cifra di circa 6.000 euro richiesta attualmente per il riscatto di un anno di laurea. Sebbene la petizione nazionale di Anief, che ha raccolto quasi 120.000 firme in pochi mesi, avesse richiesto la gratuità del riscatto, Pacifico ha definito l’iniziativa un buon compromesso. Con uno sforzo economico dieci volte inferiore, infatti, sarebbe possibile anticipare l’uscita dal lavoro, offrendo una soluzione per il crescente burnout tra i lavoratori scolastici, particolarmente dopo i 60 anni.

La Proposta di Legge Bucalo

La senatrice Bucalo ha spiegato che la sua proposta di legge, annunciata il 6 marzo 2025, è pensata per valorizzare il percorso formativo di docenti e ricercatori, riducendo i costi per il riscatto della laurea attualmente imposti dall’INPS. L’iniziativa legislativa ha l’obiettivo di riconoscere la dignità e la peculiarità del lavoro svolto da insegnanti, personale tecnico e amministrativo, e figure operative in università, accademie, conservatori ed enti di ricerca. Bucalo ha sottolineato come il progetto sia anche orientato a favorire un ricambio generazionale massiccio, per garantire una formazione di qualità alle future generazioni.

La proposta di legge prevede una riduzione dell’aliquota al 5%, abbassando l’onere per il riscatto a circa 900 euro per anno di studi. Attualmente, il costo del riscatto della laurea è di circa 6.076 euro per ogni anno di corso. Se approvata, la legge potrebbe beneficiare circa 1,2 milioni di dipendenti del comparto istruzione e ricerca, inclusi quelli a tempo determinato o temporaneamente non occupati.

In sintesi, la proposta di legge Bucalo rappresenta una potenziale rivoluzione positiva per il personale scolastico e di ricerca, proponendo una soluzione efficace al problema del burnout e favorendo un ricambio generazionale fondamentale per il sistema educativo del Paese.

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