Torna a far discutere l’algoritmo e il metodo di assegnazione delle cattedre ai docenti precari iscritti nelle Gps. Da chi viene superato da colleghi con minor punteggio a chi, invece, vede sfumare solo sulla carta la cattedra assegnata a volte a chi è già di ruolo in altri istituti.
L’inserimento errato o incompleto dei posti da assegnare a supplenze e l’alto numero di cattedre attribuite a personale che nel frattempo è già entrato in ruolo hanno determinato la conseguenza che molti supplenti siano stati saltati, oppure abbiano avuto sedi più sfavorevoli di quelle a cui avrebbero avuto diritto.
Anche quest’anno ci sono stati casi di supplenti assegnati su cattedre che all’atto della presa di servizio si sono rivelate inesistenti, posti vacanti che non sono stati inseriti nel primo turno di nomina o sono rimasti scoperti in quanto assegnati a docenti già di ruolo da un’altra parte.
Il motivo? Semplice: in molte Gps la graduatoria non è aggiornata. Ovvero, al suo interno sono rimasti iscritti anche quei docenti entrati in ruolo con l’ultima infornata dei concorsi 2021 e 2022. In sostanza l’algoritmo ha pescato anche i loro nomi, assegnandoli a cattedre vuote che ora verranno rimesse disponibili.