Formazione personale scolastico, la Uil Scuola boccia la riforma

Modelli di certificazione delle competenze: pubblicato il decreto di adozione

È stato pubblicato martedì 6 febbraio 2024 il Decreto Ministeriale dello scorso 30 gennaio di adozione dei modelli di certificazione delle competenze in attuazione della riforma dell’orientamento, disegnata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Riforma 1.4 “Riforma del sistema di orientamento” della milestone M4C1.5). Le Linee guida per l’orientamento prevedono che siano raccordati e armonizzati i modelli di certificazione rilasciati al termine della classe quinta di scuola primaria, al termine del primo ciclo di istruzione agli studenti che superano l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, in assolvimento dell’obbligo di istruzione e in uscita dai percorsi di istruzione per gli adulti di primo livello.

Le certificazioni delle competenze

Come preannunciato nell’incontro di informativa sindacale del 9 novembre 2023, le istituzioni scolastiche statali e paritarie del primo e del secondo ciclo di istruzione e i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) certificano l’acquisizione delle competenze progressivamente acquisite dagli studenti e dagli adulti attraverso modelli corrispondenti a ciascun percorso scolastico e contenuti in calce al decreto stesso:

  • certificazione delle competenze al termine della scuola primaria
  • certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
  • certificazione delle competenze in assolvimento dell’obbligo di istruzione
  • certificazione delle competenze al termine del primo livello – primo periodo didattico per i CPIA
  • certificazione delle competenze al termine del primo livello – secondo periodo didattico per i CPIA

Il decreto, all’art. 8, prevede anche la successiva pubblicazione di ulteriori linee guida contenenti indicazioni di orientamento per le procedure di rilascio della certificazione da parte delle scuole, soprattutto per quanto attiene la eterogeneità e molteplicità degli indirizzi di studio e della riforma in atto degli istituti tecnici e professionali; anche per tale motivo, per le varie annualità del secondo ciclo di istruzione, è prevista un’introduzione graduale, del modello di certificazione delle competenze.