Lo sguardo matematico all’arte

Lo sguardo matematico all’arte: allenamento intensivo!

L’innovazione educativa rappresenta una sfida complessa che va oltre la semplice adozione di tecnologie o la revisione di metodologie didattiche e che coinvolge un’ampia riflessione sui cambiamenti sociali che impattano la cultura scolastica. È evidente il crescente bisogno di fornire agli studenti competenze e strumenti adatti per navigare efficacemente in una società sempre più complessa e veloce. Le tecnologie digitali, la globalizzazione, il progresso scientifico, le migrazioni e le trasformazioni sociali impongono nuove esigenze. La proposta formativa prevede la realizzazione di un’attività laboratoriale STEM, focalizzata sul connubio tra le nuove tecnologie e la didattica outdoor e basata sull’apprendimento esperienziale e collaborativo.

Chi l’ha detto che un dipinto solleciti solo le corde di un appassionato d’arte? O che un edificio faccia emozionare solo un architetto? Siamo sicuri che visitare una città d’arte gratifichi solo la nostra componente umanistica? E che i viaggi d’istruzione debbano riguardare soltanto la storia o la storia dell’arte? Anche la scienza può offrire spunti interessanti, o essere chiamata in causa in un contesto multidisciplinare.

È abbastanza ovvio, per esempio, che la matematica sia uno strumento tecnico imprescindibile per discipline quali l’architettura e il design. Molto meno evidente è che possa rappresentare uno strumento “creativo”, in grado di fornire all’artista nuove ispirazioni e soluzioni originali. Eppure, questa visione è condivisa da molti artisti e architetti, di diverse epoche e discipline, ed è interessante scoprire questo punto di vista nelle opere cui siamo soliti guardare solo da un’altra prospettiva.

Per questo proponiamo un allenamento intensivo, indoor e outdoor, che metterà in grado i partecipanti di sviluppare lo “sguardo matematico all’arte”.

 

COMPETENZE DigCompEdu

La didattica laboratoriale (con particolare riferimento alla didattica laboratoriale della matematica) è perfettamente in linea con il quadro di riferimento europeo per gli educatori, DigCompEdu in quanto:

  • consente lo sviluppo delle competenze necessarie per affrontare al meglio le professioni digitali del futuro;
  • potenzia le competenze di base necessarie per l’acquisizione delle competenze digitali;
  • utilizza metodi e tecniche di apprendimento esperienziale, collaborativo, personalizzato, immersivo, basate sul progetto (PBL), sulla ricerca (inquiry based), sulla narrazione (storytelling), sulla soluzione di problemi (problem solving), sul making (fabbricazione di manufatti), sul tinkering (insegnare a “pensare con le mani” e ad apprendere sperimentando con strumenti e materiali), sull’utilizzo del gioco nell’insegnamento (gamification)
  • permette lo sviluppo del pensiero computazionale e del coding;
  • arricchisce gli strumenti a disposizione dei docenti per il potenziamento dell’insegnamento nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM), secondo un approccio interdisciplinare;
  • è una didattica che favorisce l’inclusione scolastica essendo fondata sui concetti dell’Universal design;