
Con l’avvicinarsi della data per l’avvio delle prove scritte del nuovo concorso scuola PNRR2, resta un tema caldo quello degli idonei non vincitori del primo concorso PNRR. La questione che divide Ministero, sindacati e candidati riguarda l’assenza di una graduatoria di merito per gli idonei. Infatti, secondo la normativa attuale, viene pubblicata solo la graduatoria dei vincitori, mentre per gli idonei successivi non si conosce l’ordine in base al punteggio ottenuto. Nonostante ciò, non è previsto lo scorrimento delle graduatorie, se non nel caso in cui i vincitori rinuncino al posto.
Questa mancanza di trasparenza è stata fortemente criticata da sindacati e associazioni di categoria. In risposta a un’interrogazione parlamentare, il Sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, ha assicurato che il Ministero sta lavorando per cambiare la situazione, prendendo in considerazione interventi normativi che consentano agli idonei di conoscere la propria posizione in graduatoria. In generale, Frassinetti ha anche sottolineato che il Ministero sta discutendo con la Commissione europea per garantire maggiori opportunità di immissione in ruolo per gli idonei. “Stiamo prospettando ipotesi di riconsiderazione della posizione degli idonei”, ha dichiarato, “non solo in riferimento alla specifica questione dell’interrogazione, ma più in generale per cambiare le regole e ottenere ulteriori opportunità.”
Inoltre, il Ministero sta anche riflettendo sulle riserve, sempre nel rispetto della privacy, e valutando le prime modifiche alla riforma del reclutamento del PNRR per garantire maggiore flessibilità. A livello europeo, intanto, sono in corso dialoghi con Bruxelles, che ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia per abuso di contratti a termine e per la disparità di trattamento nei confronti dei precari, in particolare per il mancato adeguamento degli scatti stipendiali.
Nel frattempo, il Ministro Giuseppe Valditara avrebbe palesato la volontà di includere gli idonei tra le assunzioni previste dal PNRR, per “valorizzare chi ha già seguito un certo tipo di percorso” e, al contempo, “accelerare le procedure concorsuali.
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