Nuovo regolamento supplenze

Gps, docenti scavalcati da chi ha minor punteggio. Arriva la denuncia della Uil

Anche quest’anno l’algoritmo ha regalato nuove, spiacevoli, sorprese per tanti docenti precari inseriti nelle Graduatorie Provincia (Gps). C’è  chi lamenta di non aver ottenuto la cattedra nonostante un punteggio superiore all’insegnante a cui è stata assegnata nel bollettino diramato dagli Usr. Colpa dell’algoritmo, ma solo in parte. A influenzare il conferimento delle cattedre, infatti, sono anche le preferenze espresse e l’ordine delle 150 sedi che i precari hanno potuto inserire lo scorso luglio. Sulla vicenda interviene la Uil Scuola Rua con una nota stampa firma del Segretario nazionale, Paolo Pizzo.

L’intervento di UIL Scuola Rua

“Ci risiamo – incalza Pizzo -. Anche quest’anno ci giungono diverse segnalazioni di annullamento e rifacimento delle operazioni del primo turno di supplenze in diversi uffici scolastici. L’Amministrazione non ha inteso effettuare le modifiche di sistema necessarie e a pagarne le spese sarà la continuità didattica”.

“I motivi sono diversi – precisa il Segretario – dal non riconoscimento dei titoli di precedenza, alle incongruenze su specifiche classi di concorso o alla non cancellazione per tempo di docenti già immessi in ruolo. Ma soprattutto restano, per il terzo anno consecutivo, due problematiche di fondo da noi denunciate da tempo: docenti scavalcati da chi ha un punteggio inferiore e disponibilità dei posti ignorate”.

“Il sistema infatti, – prosegue Pizzo – nei turni di nomina successivi riparte con l’assegnazione delle supplenze dall’ultima posizione in graduatoria rispetto al primo turno e considera rinunciatari coloro che potrebbero ottenere la nomina sulla base delle nuove disponibilità. Una palese violazione dei diritti dei docenti che sono utilmente collocati in graduatoria con un punteggio superiore. È un metodo di reclutamento che ha mostrato diversi limiti in merito a una procedura così complessa che non può essere affidata esclusivamente a un algoritmo.

“La normativa si sta adeguando alla tecnologia e non viceversa – conclude il Segretario – un paradosso. Contestiamo questo modo di procedere al contrario che lede il diritto dei docenti che continueranno a essere tutelati, dalla Uil Scuola Rua, nelle sedi competenti”.


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