Cropped photo of attractive young man in office working with documents. Coworking.
Le amministrazioni scolastiche sono oppresse da continue richieste in cui l’INPS intima di provvedere, entro 90 giorni, al pagamento di interessi di mora per pratiche gestite in ritardo. Oltre al carico di lavoro che grava quotidianamente sulle segreterie, già sopraffatte da numerose incombenze e da una burocrazia che rallenta il loro operato e incide negativamente sulla qualità della vita scolastica, queste sono anche soggette a sanzioni.
“In risposta alle ripetute richieste di incontro da noi sollecitate su questo tema – afferma il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile – il MIM aveva emesso una circolare, lo scorso 25 luglio, indirizzata alle istituzioni scolastiche. In tale documento, pur richiamando il pronunciamento dell’Avvocatura dello Stato, non solo non veniva risolta la questione alla radice, ma veniva scaricata sui dirigenti scolastici. Questi ultimi, si sono trovati a dover seguire le procedure indicate dal MIM per rispondere alle richieste dell’INPS, che ha continuato e continua a richiedere interessi di rivalsa, mettendo peraltro in grave difficoltà la gestione dei bilanci scolastici”.
“È inammissibile la condizione di solitudine in cui sono lasciate le amministrazioni scolastiche – conclude – che, è bene ricordarlo, vivono una carenza ormai cronica di personale Ata con un livello di precariato che sfiora le 50.000 unità. Si tratta di una pratica opprimente che non può essere imposta al personale amministrativo, il quale, peraltro, non è adeguatamente formato e non riceve un giusto riconoscimento economico per adempimenti, che non rientrano nei loro compiti. Serve un intervento urgente da parte del ministero, che, se realmente interessato al benessere delle proprie scuole, deve chiedere l’immediata sospensione delle cartelle esattoriali e risolvere definitivamente il problema“.
The post Emissioni degli atti in ritardo: scuole multate. Appello della Uil first appeared on Scuola Mag.