La FLC CGIL ha impugnato davanti al TAR Lazio il regolamento attuativo delle disposizioni sulย dimensionamento della rete scolasticaย previste dalla legge di Bilancio 2023.
Il parere dei sindacati
“Il piano di dimensionamento รจ un vero e proprio taglio di risorse finanziarie e professionali. Si crea un alla scuola pubblica soprattutto nelle situazioni di maggiore disagio sociale e lavorativo – scrive la sigla sindacale. Determinerร il completo stravolgimento della rete scolastica, in particolare nelle regioni del Sud Italia. ร infatti prevista, a partire dallโanno scolastico 2024/25, la soppressione di ben 651 unitร di direzione amministrativa. Il che comporterร una forte diminuzione dellโorganico ATA e il relativo aumento dei problemi di gestione delle scuole”.
La FLC denuncia inoltre, la mancata volontร di una effettiva condivisione del piano in sede di Conferenza Unificata da parte dei ministeri dellโIstruzione e dellโEconomia, cosรฌ come richiederebbe la legge.
“La trasmissione della bozza di decreto alla Conferenza Unificata รจ avvenuta con notevole ritardo rispetto alla tempistica prevista. Prosegue la nota: questo ha compresso i tempi della discussione che vedeva lโassoluta contrarietร dei rappresentanti delle Regioni e degli Enti localiย a unโoperazione sbagliata. Quanto stabilito รจ in contrasto con le stesse prioritร di miglioramento della qualitร dei processi formativi, di lotta alla dispersione e sostegno alle aree del Paese in cui si registra maggiore sofferenza, evidenziate dal PNRR. Questo piano va fermato. Le dimensioni delle scuole non devono superare i 900 alunni. Dobbiamo salvaguardare le specificitร territoriali e di indirizzo. Il tempo scuola e il personale, vanno rafforzati. Si torni a discutere, con tutti i soggetti che partecipano alla programmazione dell’offerta formativa, di quelle che sono le misure necessarie ad una scuola di livello europeo”.




