Dimensionamento scolastico

Dimensionamento, a rischio i plessi in Abruzzo nel 2024. Anci: “Aree interne danneggiate”

E’ molto dura e decisa la posizione presa dall’ANCI Abruzzo in merito al dimensionamento scolastico: previsti 3 “tagli” in provincia dell’Aquila oltre a quelli in programma nel pescarese e nelle Province di Teramo e Chieti.

La presa di posizione dell’ANCI

“Se l’obiettivo del PNRR è mettere il sistema scolastico al centro della crescita del Paese – scrive il presidente Gianguido D’Alberto di ANCI Abruzzo – riducendo le distanze territoriali e sociali, le scelte di applicazione rigida del Ministero e della Regione Abruzzo, a cascata, vanno in direzione contraria. Queste prevedono tagli di risorse preziose per le nostre aree interne. Il PNRR istruzione, prevedendo una riorganizzazione del sistema scolastico, mira a soluzioni concrete per ridurre il numero degli alunni per classe e il dimensionamento della rete scolastica, ma non in ottica di tagli, bensì di resilienza e ripresa.”

“Oggi – prosegue – si propongono politiche che sottolineano la necessità di rivitalizzare le aree interne. Questo per portare avanti un Ddl montagna che stanzia importanti risorse. Si eviterebbe così lo spopolamento delle zone montane, introducendo anche disposizioni sulle scuole per evitarne l’estinzione. Dall’altro, invece, si promuovono azioni che le penalizzano ulteriormente.”

“Il PNRR, per quanto concerne la riforma dell’organizzazione del sistema scolastico, si pone, tra le altre cose, “il superamento dell’identità tra classe demografica e aula, anche al fine di rivedere il modello di scuola”. Un passaggio che per il Presidente Anci Abruzzo invece di tradursi nell’adozione di soluzioni volte a favorire la qualità della didattica, si sta concretizzando in un mero taglio di risorse economiche e professionali.”

“Sono i temi che ho evidenziato nel mio intervento a Genova, all’Assemblea nazionale dell’ANCI. La sfida di oggi richiede, facendo mie le preoccupazioni di Comuni, Province, Sindacati, di attendere il pronunciamento della Corte Costituzionale. Chiedo al Ministero di invertire la rotta. Chiedo altresì alla Regione Abruzzo di valutare, almeno per l’annualità 2024/2025, una copertura economica transitoria. Ciò potrebbe salvaguardare le 11 dirigenze che andrebbero tagliate oggi. Questo, in attesa dell’individuazione, alla luce degli obiettivi del PNRR e nell’ambito di una necessaria interlocuzione con tutti i soggetti e il Ministero, di una diversa organizzazione del sistema scolastico.”

“Il dimensionamento, soprattutto in Abruzzo, colpirebbe le aree dell’entroterra, secondo la proposta avanzata dall’Ufficio scolastico regionale, fatta propria dalla Regione in attesa dell’espressione delle Province. In Abruzzo, dall’anno scolastico 2024/2025, è previsto il taglio di 11 dirigenze – sottolinea D’Alberto – con effetti negativi sull’adeguata gestione dell’offerta formativa. Al contrario, il Presidente Anci Abruzzo sostiene: “Oggi, per contrastare lo spopolamento delle aree interne, dobbiamo garantire misure specifiche alle nostre popolazioni. Questo preservando i servizi essenziali, soprattutto la scuola. Servizi che devono essere potenziati, non tagliati in base a criteri numerici, per assicurare uguaglianza di diritti sociali e civili su tutto il territorio.”


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