ร imminente lโavvio del concorso straordinario semplificato per docenti di tutti i corsi della scuola pubblica, il primo della fase straordinaria prevista dal Pnrr. La conferma รจ arrivata dal Ministro dellโIstruzione e del Merito Giuseppe Valditara: โSiamo pronti a partire entro fine mese, attendiamo solo il via libera della Commissione europea sul bando. I posti di questa tornata saranno 40 mila: abbiamo recuperato i 10 mila non coperti lโestate. E in sede di verifica finale per il superamento del periodo di prova ci sarร una novitร : la lezione simulata per valutare la capacitร didatticaโ. Valditara conferma anche i 10 mila posti in piรน rispetto al decreto pubblicato il 3 agosto in Gazzetta Ufficiale, recuperandoli dai posti non assegnati questโanno alle immissioni in ruolo.
Il Ministro, torna dunque a ribadire i numeri delle assunzioni e delle supplenze: โle assunzioni sui posti autorizzati dal Mef sono il 79,9% contro il 47,3% dellโanno scorso, le supplenze sullโorganico di diritto il 10,9% contro il 15%โ. Inoltre, โi supplenti hanno firmato il contratto da remoto, il tempo speso nelle procedure online รจ stato abbattuto del 50%, รจ stata anticipata la copertura degli organiciโ.
โQuesta procedura concorsuale semplificata โ spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Aneif – avrร una prova selettiva su dei quiz che riguarderanno le competenze psico-pedagogiche: recluterร i giovani ma anche i docenti precari. Per quanto riguarda la scuola dellโinfanzia e quella primaria, potranno partecipare gli insegnanti con una abilitazione, anche con diploma magistrale conseguito entro una certa data. Per la scuola secondaria potranno partecipare i docenti con 36 mesi almeno di servizio svolto i giovani laureati con 24 cfu o abilitati. Potranno partecipare anche su posti di sostegno tutti coloro che hanno conseguito la specializzazione per la didattica speciale. ร un primo concorso, ce ne sarร un secondo, probabilmente nella prossima primavere, per coloro che frequenteranno i corsi universitari per arrivare a conseguire 30 Cfu, sempre in vista della riforma del reclutamento prevista dal Dpcm nel 2025โ, conclude il sindacalista Anief.