Come è noto, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha bandito i concorsi riservati per l’assunzione di 4.500 insegnanti di religione cattolica, destinati alle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado. La procedura, finalizzata alla copertura dei posti vacanti per il prossimo triennio e per gli anni scolastici a seguire fino all’esaurimento delle graduatorie, prevede una ripartizione regionale dei posti, organizzata per ambiti territoriali diocesani. Nello specifico, sono previsti 2164 posti per le scuole dell’infanzia e primaria e 2336 per la secondaria. Un aspetto cruciale del concorso riguarda la possibilità per ciascun candidato di partecipare in una sola regione, corrispondente alla sede dell’ordinario diocesano che ha rilasciato l’idoneità.
La prova ora unica: ecco quando
Il concorso si articola in una prova orale didattico-metodologica unica, che presumibilmente si svolgerà entro la fine del 2024. La prova ha una durata massima complessiva di trenta minuti ed è finalizzata ad accertare la preparazione del candidato sulle problematiche educative e la preparazione didattica e metodologica come quadro di riferimento complessivo. Sono esclusi i contenuti specifici dell’insegnamento della religione cattolica. La prova valuta inoltre la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese nonché l’utilizzo pratico delle tecnologie digitali. La prova valuta altresì la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
Tracce, estrazione e valutazione
Le tracce della prova sono predisposte da ciascuna commissione esaminatrice. Le commissioni le predispongono in numero pari a tre volte quello dei candidati calendarizzati nella singola sessione. Ciascun candidato estrae la traccia su cui svolgere la prova 24 ore prima della prova medesima, secondo le modalità precisate nel bando. Saranno inoltre valutati l’anzianità di servizio e i titoli posseduti. Per poter partecipare, i candidati dovranno possedere, alla data di scadenza del bando, il titolo di studio richiesto per l’insegnamento della religione cattolica, l’idoneità diocesana e un’esperienza di almeno 36 mesi di servizio. Le commissioni esaminatrici dispongono di 250 punti, di cui:
– 100 per la prova orale didattico-metodologica,
– 100 per l’anzianità di servizio
– 50 per i titoli di qualificazione professionale.
I candidati, muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità e del codice fiscale, devono presentarsi nelle rispettive sedi di esame. La mancata presentazione nel giorno, ora e sede stabiliti, ancorché dovuta a caso fortuito o a causa di forza maggiore, comporta l’esclusione dalla procedura concorsuale.
L’USR competente, in accordo con l’ordinario diocesano, procederà alle assunzioni a tempo indeterminato degli insegnanti di religione cattolica per il triennio 2022/23-2024/25 e gli anni successivi, fino all’esaurimento delle graduatorie.
La procedura, disciplinata dall’articolo 3, comma 7, della Legge e dall’articolo 1-bis, comma 2, del Decreto Legge, prevede l’invio all’ordinario diocesano dell’elenco alfabetico dei candidati idonei, nel rispetto delle procedure autorizzatorie di cui all’articolo 39, commi 3 e 3-bis, della legge 449/1997. In caso di diocesi che insistono su più regioni, la competenza per la stipula del contratto spetta all’USR del territorio in cui si trovano le scuole.
Gli insegnanti di religione cattolica, al primo anno di servizio con contratto a tempo indeterminato, sono tenuti a seguire un percorso di formazione e un periodo di prova annuale, come previsto dalla normativa vigente.
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