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Concorso 2020, contributi di segreteria non restituiti. La UIL scrive al Ministero

A oltre tre anni dall’emanazione bando, ancora oggi i candidati del concorso ordinario 2020 non sono stati risarciti. Un tema scottante sul quale la UIL Scuola non transige: “Servono trasparenza e risposte – scrive il sindacato -, altrimenti per tutelare gli iscritti, agiremo per vie legali”.

“Nelle more dei percorsi abilitanti, quando verranno risarciti i partecipanti?” È la domanda posta dalla Uil Scuola Rua al Ministero dell’Istruzione e Merito in una lettera ufficiale. In questi anni – sottolinea il Segretario nazionale, Paolo Pizzo – abbiamo assistito, nel merito, a un vuoto informativo da parte del Ministero dell’Istruzione. Se non avremo risposte, siamo pronti a adire le vie legali. A oltre tre anni dall’emanazione del decreto (n° 497 del 28 aprile 2020)i candidati si trovano in un limbo di incertezza. Il decreto prevedeva una procedura per esami finalizzata all’abilitazione per l’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

Gli aspiranti, in possesso dei previsti requisiti, hanno presentato le domande di partecipazione nel giugno 2020, pagando anche il previsto contributo di segreteria, pari a 15 euro. Contributo che non è mai stato restituito nonostante il concorso non sia mai partito e le nostre ripetute sollecitazioni.

“Di fronte a questo vuoto informativo e al legittimo interesse dei candidati avvieremo un’azione giudiziaria. Questo senza una risposta concreta alla richiesta formale appena presentata,”, conclude il Segretario.


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