Cellulare in classe, Valditara: “Stop fino alle scuole medie anche per fini didattici”

“Nelle nuove ‘Linee guida sulla educazione alla cittadinanza’ di prossima pubblicazione, in coerenza con quanto sta emergendo da diversi studi anche internazionali, è sconsigliato l’utilizzo anche a fini didattici dello smartphone dalle scuole d’infanzia alle scuole secondarie di primo grado. Per le scuole primarie è raccomandato invece l’utilizzo del tablet esclusivamente per finalità didattiche e inclusive”. A dirlo è il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Le linee guida dell’ultima circolare

Cellulare in aula solo per finalità inclusive, didattiche e formative. Sono queste le linee guida fondamentali esplicitate nella circolare ministeriale dello scorso anno scolastico (2022/23), a firma del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, riguardo l’utilizzo dei device elettronici tra i banchi di scuola. Gli smartphone non sono scomparsi del tutto. Infatti, con il consenso del docente, i telefonini possono essere utilizzati dagli studenti con fini pratici e inerenti alle lezioni svolte e compiti assegnati.

Il divieto

“Il divieto di utilizzo del cellulare durante le ore di lezione – si legge nella circolare ministeriale – risponde ad una generale norma di correttezza che, peraltro, trova una sua codificazione formale nei doveri indicati nello Statuto delle studentesse e degli studenti, di cui al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249”; “l’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa che per i compagni, oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente configurando, pertanto, un’infrazione disciplinare sanzionabile attraverso provvedimenti orientati non solo a prevenire e scoraggiare tali comportamenti ma anche, secondo una logica educativa propria dell’istituzione scolastica, a stimolare nello studente la consapevolezza del disvalore dei medesimi”,