Ieri oltre un milione di insegnanti e personale ATA hanno ricevuto lo stipendio di dicembre, accompagnato dalla tredicesima mensilità pre-natalizia. Tuttavia, molti di loro hanno notato un importo complessivo inferiore rispetto allo scorso anno. La stampa nazionale ha segnalato che l’importo risulta più basso rispetto al 2023, anno in cui la tredicesima aveva beneficiato di un anticipo legato al rinnovo contrattuale, erogato con una tantum. Si trattava di un anticipo per il triennio 2022-2024, calcolato in misura di 6,7 volte l’importo annuo dell’indennità di vacanza contrattuale, operazione che quest’anno non si ripeterà.
Le Conseguenze per i Precari: La Perdita di 70 Euro Mensili
A partire da gennaio 2025, la situazione diventerà ancora più difficile per 300 mila precari, che perderanno un assegno mensile di 70 euro che finora è stato loro corrisposto. Tuttavia, secondo il sindacato Anief, questa procedura può essere bloccata: inviando una diffida entro il 20 dicembre, sarà possibile interrompere la prescrizione e recuperare circa 3 mila euro di arretrati relativi all’anticipo degli aumenti contrattuali 2022/2024. Inoltre, si potrà contribuire ad aumentare l’indennità mensile di vacanza contrattuale, che nel 2025 passerà da 15 a 150 euro per tutti i lavoratori della scuola.
La Denuncia di Marcello Pacifico: Le Diffide e la Situazione Contrattuale
Marcello Pacifico, presidente di Anief, ha denunciato la situazione già da tempo durante le numerose assemblee sindacali. Chi ha partecipato a questi incontri ha compreso le problematiche legate al rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto nel 2022. Da quel momento, infatti, il personale scolastico percepisce sempre lo stesso importo mensile di indennità di vacanza contrattuale (+0,5% dello stipendio lordo, in media circa 15 euro). Tale indennità, per legge, dovrebbe essere ancorata al 50% dell’aumento dell’inflazione, ma quest’ultima ha visto un incremento progressivo di 16 punti percentuali nel triennio (8,1% nel 2022, 5,6% nel 2023 e 1,9% nel 2024).
L’Anticipo Contrattuale: Una Soluzione Temporanea che Non Si Ripeterà
L’inflazione crescente ha determinato, dopo le prime diffide di Anief, un’unica erogazione nel cedolino di dicembre 2023: un anticipo contrattuale pari al 3,35% (6,7 * 0,5), che ha comportato circa 800 euro in più per il personale di ruolo nelle 13 mensilità del 2024. Per i precari, invece, è stato previsto un assegno di 50 euro per ogni mese del 2024, come anticipo sugli aumenti contrattuali 2022-2024. Tuttavia, quest’operazione non si ripeterà nel dicembre 2024, poiché manca ancora l’effettivo adeguamento dell’assegno di indennità di vacanza contrattuale ai parametri stabiliti dalla legge, in attesa della firma del nuovo CCNL 2022-2024.
Cosa Fare per Ottenere l’Aumento: La Diffida Come Soluzione
In questo scenario di incertezze e difficoltà, il sindacato Anief propone una soluzione semplice ma efficace per aumentare lo stipendio: inviare una diffida al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), chiedendo il rispetto della legge per sbloccare l’assegno di indennità di vacanza contrattuale e tutelare così la propria retribuzione. Inviare la diffida entro il 20 dicembre permetterà di interrompere la prescrizione, in attesa dell’esito dei ricorsi già depositati da Anief, con l’obiettivo di recuperare gli arretrati e garantire una corretta rivalutazione dell’indennità di vacanza contrattuale.
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