Carta Docente, vinto ricorso a Treviso

โ€œConformemente a quanto stabilito dal giudice della nomofilachia, va dichiarato il diritto di parte ricorrente a usufruire del beneficio economico di Euro 500 annui per tutti gli a.s. per i quali รจ stata avanzata domanda (ad eccezione dellโ€™anno scolastico 2017/2018, coperto da prescrizione), tramite la Carta elettronica per lโ€™aggiornamento e la formazione del personale docente, con le medesime modalitร  con cui รจ stata attribuita ai docenti a tempo indeterminato, con conseguente condanna Ministero a mettere a disposizione della parte ricorrente lโ€™importo complessivo di euro 2.500 tramite il sistema della Carta elettronicaโ€. A questa conclusione รจ giunto il giudice del Lavoro di Treviso esaminando il ricorso presentato dai legali Anief in difesa di una insegnante che ha svolto attivitร  di supplenza annuale nella scuola secondaria tra il 2017 e il 2023.

La decisione

La decisione รจ stata presa dal giudice del Lavoro tenendo conto, si legge nelle conclusioni del Tribunale veneto, โ€œdella sentenza della Corte di Cassazione, Sezione Lavoroโ€ del 27.11.2023, che sulla base del rinvio pregiudiziale disposto dal โ€œTribunale di Taranto con ordinanza del 24 aprile 2023, ha enunciatoโ€ una serie โ€œdi principi di dirittoโ€, il primo dei quali cosรฌ recita: โ€œLa Carta Docente di cui allโ€™art. 1, comma 121, L. 107/2015 spetta ai docenti non di ruolo che ricevano incarichi annuali fino al 31.8, ai sensi dellโ€™art. 4, comma 1, L. n. 124 del 1999 o incarichi per docenza fino al termine delle attivitร  di didattiche, ovverosia fino al 30.6, ai sensi dellโ€™art. 4, comma secondo, della L. n. 124 del 1999, senza che rilevi lโ€™omessa presentazione, a suo tempo, di una domanda in tal senso diretta al Ministeroโ€.

La sentenza

Sempre rispetto alla Carte del docente da allargare ai precari della scuola, il Tribunale di Treviso ha ricordato che โ€œLa Corte Giustizia dellโ€™Unione Europea รจ recentemente intervenuta sulla questione a seguito di domanda pregiudiziale ex art. 267 TFUE. Con ordinanza del 18.05.2022โ€ giungendo alla conclusione che โ€œai sensi della clausola 4, punto 1, dellโ€™accordo quadroโ€ prodotto per i Paesi UE, quindi โ€œconformemente allโ€™articolo 1, comma 121, della legge n. 107/2015, tale indennitร  รจ versata al fine di sostenere la formazione continua dei docenti, la quale รจ obbligatoria tanto per il personale a tempo indeterminato quanto per quello impiegato a tempo determinato presso il Ministeroโ€.

Il commento di Anief

โ€œTranne il primo anno, caduto in prescrizione per la norma che fa decadere i ricorsi di questo genere dopo un quinquennio dalla stipula del contratto a tempo determinato, la professoressa ha ottenuto in piano quanto chiesto attraverso gli avvocati del giovane sindacato la cui linea difensiva si รจ dimostrata ancora una volta vincenteโ€, ha commentato Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief. โ€œQuello della prescrizione, lo abbiamo detto tante volte, รจ un problema purtroppo non superabile: quindi, coloro che sono interessati a recuperare i 500 euro annuali illegittimamente negati sono invitati a non attendere troppo tempo proprio per non cadere in questo limite. Per quanto riguarda invece lโ€™esito del ricorso possiamo dire che, proprio sulla base di quanto deciso un anno fa dallaย Suprema Corte di Cassazione, e 12 mesi prima dalla Corte di Giustizia Europea, oltre che dalย Consiglio di Stato,ย รจ oramai chiaro che le possibilitร  di recupero delle quote utili alla formazione professionali risultano sempre piรน alte. Per avviare la richiesta โ€“ conclude Pacifico โ€“ basta presentareย ricorso gratuito attraverso il sindacato Aniefโ€.

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