โAccerta e dichiara il diritto di parte ricorrente ad usufruire del beneficio economico di โฌ 500,00 annui relativo alla Carta elettronica per lโaggiornamento e la formazione del personale docente, per gli anni scolastici 2019/2020 e 2020/2021 e condanna il Ministero convenuto a mettere a disposizione della parte ricorrente lโimporto complessivo di โฌ 1.000,00 tramite il sistema della Carta elettronica, oltre interessi legali ovvero rivalutazione monetaria dalla data del diritto allโaccredito sino alla concreta attribuzioneโ: questo รจ lโestratto di una delle migliaia di conclusioni, riportate in sentenza, rispetto alla richiesta degli insegnanti precari per vedersi riconosciuta la Carta del docente. Nella fattispecie, il testo รจ del Tribunale del lavoro di Rovigo che la scorsa settimana ha in tal modo assegnato 1.000 euro piรน interessi ad una insegnante che ha lavorato due anni, tra il 2019 e il 2021, e che aveva presentato ricorso con il sindacato Anief.
Il giudice del Tribunale di Rovigo ha motivato la decisione ricordando che โil Consiglio di Statoย (sentenza n. 1842/2022) ha annullato il D.P.C.M. n. 32313 del 2015, evidenziando come una interpretazione costituzionalmente orientata della L. n. 107/2015 imponga di riconoscere il bonus di โฌ 500,00 anche al personale assunto a tempo determinato, stante la contrarietร di detta esclusione rispetto ai precetti degli artt. 3, 35 e 97 Cost. e degli artt. 29, 63 e 64 del C.C.N.L. del 29/11/2007, secondo cui lโobbligo formativo grava anche sui docenti precari, e che sulla vicenda รจ intervenuta anche laย Corte di giustizia dellโUnione Europea, che con ordinanza del 18 maggio 2022, emessa nella causa C-450/21 ha concluso stabilendo che: ย โLa clausola 4, punto 1, dellโaccordo quadro deve essere interpretata nel senso che essa osta a una normativa nazionale che riserva al solo personale docente a tempo indeterminato del Ministero, e non al personale docente a tempo determinato di tale Ministero, il beneficio di un vantaggio finanziario dellโimporto di EUR 500 allโanno, concesso al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, mediante una carta elettronicaโ.
Andando poi a verificare โla giurisprudenza di legittimitร โ, lo stesso giudice di Rovigo ha rammento che โlaย Suprema Corteโย di Cassazioneย โ(sentenza n. XXXX pubblicata il 27.10.2023) ha esaminato diffusamente la questione, insieme alle altre, ponendo in risalto la destinazione del beneficio al sostegno della formazione continua dei docenti, che costituisce un obbligo tanto per il personale a tempo indeterminato quanto per quello impiegato a tempo determinatoโ. Sempre nella sentenza del Tribunale veneto รจ stato ricordato che la Cassazione si รจ espressa sulla questione nei seguenti termini: โIn altre parole, lโart. 1, co. 121 della L. 107/2015 deve essere disapplicato, in quanto si pone in contrasto con la clausola 4 dellโAccordo Quadro allegato alla direttiva 199/70/CE, nella parte in cui limita il riconoscimento del diritto alla Carta Docente ai sili insegnanti di ruolo e non lo consente rispetto agli insegnanti incaricati di supplenze annuali (art. 4, co.1, L. 124/1999) o fino al termine delle attivitร didattiche (art. 1, co. 2, L. 124/1999). Il che comporta, di converso, lโaffermazione del principio per cui anche a tali docenti spetta ed in misura piena quello stesso beneficioโ.
La posizione di Anief
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, fa notare che โsula Carta del docente il legislatore nel 2015 che ha prodotto la Legge 107, con la quale รจ stata istituita la Carta del docente per agevolare gli insegnanti nellโopera permanente e strutturale della formazione continua, ha avuto il grande torto di dimenticare i docenti non di ruolo: di fatto ha determinato una discriminazione, perchรฉ i precari hanno il dovere di formarsi professionalmente, alla pari dei colleghi giร assunti a tempo indeterminato. La contraddizione non รจ sfuggita al ilย Consiglio di Stato, allaย Corte di Giustizia Europeaย e nemmeno allaย Cassazioneย e adesso i giudici del lavoro non possono fare diversamente che procedere, in presenza di supplenze annuali svolte negli ultimi 5-6 anni, ai risarcimenti piรน gli interessi maturati. Rimane il fatto che per accedere alle somme negate bisognare presentareย ricorso gratuito attraverso i legali Aniefโ.
LAย SENTENZA DEL TRIBUNALE DI ROVIGO: LE CONCLUSIONI
P.Q.M.
Il Tribunale di Rovigo, in composizione monocratica, in funzione di Giudice del Lavoro, definitivamente decidendo nella causaย n. XXX/2024ย promossa daย XXXX XXXXย contro ilย MINISTERO DELLโ ISTRUZIONE E DEL MERITO,ย in persona del Ministro pro tempore, ogni diversa domanda, eccezione, difesa o istanza disattesa, cosรฌ provvede:
1) Accerta e dichiara il diritto di parte ricorrente ad usufruire del beneficio economico di โฌ 500,00 annui relativo alla Carta elettronica per lโaggiornamento e la formazione del personale docente, per gli anni scolastici 2019/2020 e 2020/2021 e condanna il Ministero convenuto a mettere a disposizione della parte ricorrente lโimporto complessivo di โฌ 1.000,00 tramite il sistema della Carta elettronica, oltre interessi legali ovvero rivalutazione monetaria dalla data del diritto allโaccredito sino alla concreta attribuzione;
2) Condanna il Ministero convenuto a rifondere alla parte ricorrente โ e per lei ai procuratori costituiti, che si sono dichiarati antistatari โ le spese di lite, che liquida in โฌ 369,00 per compenso di avvocato, oltre IVA e CPA come per legge, spese generali al 15% e spese esenti per โฌ 49,00.
Cosรฌ deciso in Rovigo, in data 15/10/2024
Il Giudice
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