Affida a una lettera aperta l’augurio di un buon anno scolastico la segretaria della Cisl Scuola, Ivana Barbacci. Tra i buoni auspici e l’elogio al personale scolastico, la Barbacci ha voluto rimarcare tutte quelle falle di un sistema che ancor oggi pesa molto, troppo, su quei precari mai stabilizzati che nonostante difficoltร e incertezze continuano a svolgere il proprio ruolo trainante all’interno delle scuole.
“Comincia oggi un nuovo anno scolastico: sappiamo bene quali e quanti siano i problemi con cui la scuola ancora una volta dovrร fare i conti, sono i temi che compongono lโagenda del nostro impegno quotidiano. Ma ora voglio soprattutto porre lโaccento su un aspetto che rischia di passare troppo spesso in secondo piano, e del quale invece vorrei che ci fosse da parte di tutti la giusta consapevolezza. La scuola italiana saprร anche questโanno svolgere bene e fino in fondo il proprio compito, nonostante mille difficoltร , perchรฉ puรฒ contare su centinaia di migliaia di persone che amano il proprio lavoro, lo fanno ogni giorno con dedizione, competenza e passione. Insegnanti, dirigenti, direttori dei servizi, personale amministrativo e tecnico, collaboratori scolastici: meritano tutti rispetto, apprezzamento e gratitudine, cosa che purtroppo non sempre avviene”.
“Sono una risorsa preziosa per la collettivitร , alla quale si rivolge il loro lavoro, in una relazione che รจ indispensabile perchรฉ la scuola possa agire davvero nel contesto di una โcomunitร educanteโ, sostenuta da un patto educativo che impegni la responsabilitร di tutti, condivisa da famiglie e istituzioni del territorio. In modo speciale, anche alla luce delle cronache tristi di questi giorni, dovremmo essere grati a quanti operano nei contesti piรน difficili, nelle aree di maggior disagio e povertร , dove si fa piรน drammatica unโemergenza educativa da affrontare con urgenza e con la massima efficacia. Una gratitudine da tradurre anche in forme concrete di sostegno e riconoscimento”.
“Un saluto particolarmente cordiale e affettuoso, e un grazie sincero, voglio rivolgerlo a tutte le lavoratrici e lavoratori che da oggi, dopo anni di attivitร , lasciano il servizio per una meritata pensione. Li sentiremo sempre “dei nostri”, perchรฉ il lavoro nella scuola segna la vita e la accompagna oltre ogni scadenza anagrafica. Con altrettanto calore do il benvenuto a chi da oggi entra in ruolo, coronando spesso una lunga attesa fatta di tanto lavoro precario. Insieme un traguardo e un punto di partenza, per continuare, certo con maggior serenitร , un servizio prezioso. Ai precari, che saranno purtroppo ancora tanti, assicuro che non verrร mai meno lโimpegno della CISL Scuola perchรฉ il valore dellโesperienza che maturano sul campo, grazie alla quale โ non lo dimentichi nessuno! – le nostre scuole saranno messe ancora una volta in condizione di funzionare regolarmente, trovi il giusto riconoscimento anche attraverso opportunitร di stabilizzazione. Un loro diritto, un loro interesse, ma un interesse per il sistema scolastico, che dalla stabilitร del lavoro puรฒ trarre sicuramente un gran beneficio.
Avremo tempo, da domani, di concentrarci nuovamente su difficoltร e problemi: un preciso dovere per il sindacato, ancor piรน per la CISL Scuola, che รจ il piรน rappresentativo del settore. Ma dire che la scuola italiana saprร essere ancora una volta allโaltezza, grazie a tutte e tutti voi, mi sembrava oggi il messaggio piรน importante da lanciare”.




