Mancano un paio di settimane all’inizio dell’anno scolastico 2023/24. Le porte delle scuole italiane riapriranno ufficialmente il 1° settembre, ma non per tutti i docenti. C’è chi, infatti, dovrà attendere qualche giorno in più prima di recarsi in sede. Ma prima vediamo chi tra quindici giorni dovrà rientrare dopo la pausa estiva.
Dovranno recarsi a scuola il 1° settembre per la presa di servizio i docenti:
- neo immessi in ruolo;
- che hanno ottenuto un incarico finalizzato al ruolo da GPS sostegno prima fascia e relativo elenco aggiuntivo;
- che hanno ottenuto trasferimento o passaggio di ruolo/cattedra;
- che hanno ottenuto l’assegnazione provvisoria o l’utilizzazione;
- che rientrano nella scuola di titolarità dopo che nel 2022/23 sono stati in assegnazione provvisoria o utilizzazione;
- che rientrano dal collocamento fuori ruolo;
- che lo scorso anno (2022/23) hanno ottenuto una supplenza ai sensi dell’art. 36 del CCNL 2007 e rientrano nella scuola di titolarità;
- che rientrano da aspettative e congedi straordinari (come, ad esempio, chi rientra dall’aspettativa per motivi familiari/personali o per svolgere un altro lavoro ovvero chi rientra dal congedo per dottorato di ricerca); quindi si tratta di personale che non ha svolto servizio nell’anno scolastico 2022/23;
- che sono stati assunti nel 2022/23 a tempo determinato e che dal 2023/24 sono di ruolo (ossia i docenti assunti da concorso straordinario bis e GPS sostegno prima fascia 2022/23);
- con incarico di supplenza al 30/06 e al 31/08.
Non dovranno tornare subito in sede, invece, i docenti che:
- per il 2023/24 non hanno cambiato scuola di titolarità e nel 2022/23 hanno prestato servizio nella medesima;
- si trovino in maternità (per tali docenti il rapporto di lavoro si perfeziona con la sola accettazione della nomina, sia a tempo determinato che indeterminato).