
Giovedì 27 marzo, la CISL Scuola è stata ascoltata dalla commissione incaricata di revisionare le Indicazioni Nazionali per la scuola, insieme alle altre organizzazioni sindacali. Un’opportunità importante per avanzare osservazioni puntuali su diversi punti del documento oggetto di discussione, ma soprattutto per evidenziare aspetti di metodo che l’organizzazione ritiene imprescindibili nel processo di revisione.
Un Metodo Inclusivo e Condiviso
La CISL Scuola ha sottolineato la necessità che qualsiasi intervento su testi fondamentali per il sistema scolastico nazionale si basi su un quadro di riferimento ampiamente condiviso. Questo principio, che riguarda le finalità e gli obiettivi del sistema educativo, è stato invocato come indispensabile, poiché la scuola è un bene comune di tutto il Paese, non di maggioranze politiche o di governi temporanei.
Un altro aspetto di metodo richiamato riguarda il coinvolgimento attivo del personale scolastico, il cui bagaglio di competenze professionali ed esperienza pratica costituisce un contributo prezioso. È infatti fondamentale che la riflessione sulla scuola non sia puramente teorica, ma risponda alle necessità concrete che emergono quotidianamente nei processi di insegnamento e apprendimento.
Tempi e Modalità del Confronto
Per garantire un confronto reale e produttivo, la CISL Scuola ha insistito sulla necessità di tempi adeguati e modalità opportune. La fretta potrebbe compromettere la qualità del dibattito, e solo un processo lungo e disteso permette di arrivare a un documento maturato e condiviso. In tal senso, la CISL Scuola ha confermato le proprie riserve riguardo la modalità con cui è stato somministrato il questionario alle scuole, come già espresso dalla segretaria generale Ivana Barbacci.
Un Documento di Ampio Respiro e Inclusivo
Per quanto riguarda il contenuto del documento, la CISL Scuola ha chiesto che le Indicazioni Nazionali siano redatte con un orizzonte ampio, in grado di collocare il sistema educativo italiano non come isolato, ma come parte di una società arricchita da molteplici influssi culturali, in particolare quelli mediterranei ed europei. Un testo che, secondo la CISL Scuola, dovrebbe riflettere un rapporto di apertura al dialogo globale.
Un’altra criticità evidenziata è la presenza di affermazioni divisive riguardo il rapporto con altre culture, nonché la mancanza di attenzione verso altre normative importanti già presenti nel nostro ordinamento, come le Linee pedagogiche zero-sei, gli Orientamenti per i servizi educativi dell’infanzia, e la recente legge sullo sviluppo delle competenze non cognitive.
Linguaggio e Contenuti: Eccessiva Lunghezza e Confusione
Un altro punto critico riguarda la lunghezza eccessiva del testo, spesso caratterizzato da un linguaggio ridondante e con frequenti concessioni alla retorica. La CISL Scuola ha rilevato anche una confusione terminologica tra categorie come competenze, conoscenze e obiettivi, utilizzate non sempre in modo rigoroso.
L’elencazione dettagliata dei contenuti disciplinari, inoltre, appare a tratti prescrittiva, accentuando il rischio di un conflitto con le prerogative dell’autonomia scolastica, un principio fondamentale del nostro sistema educativo.
Rapporti con la Famiglia e Ruolo del Docente
Un altro aspetto sollevato riguarda i rapporti con la famiglia, trattati nel documento senza un approfondimento sufficiente sulla pluralità dei modelli familiari presenti nella nostra società. La CISL Scuola ha sottolineato la necessità di un’analisi più accurata di questa complessità, che è quotidianamente presente nelle scuole.
Inoltre, non è emersa con la dovuta chiarezza la figura del docente e il contesto in cui essa opera. Sebbene venga citato il concetto di comunità educante, questo non è stato sviluppato con la profondità necessaria, limitandosi a qualche accenno sparso.
L’Intercultura: Una Tematica Fondamentale
Infine, la CISL Scuola ha ribadito la crescente importanza dell’intercultura nella scuola italiana. Un tema che merita un approfondimento significativo, dato il suo impatto crescente nella realtà educativa del nostro Paese.
In conclusione, le osservazioni della CISL Scuola puntano a un documento che sia davvero condiviso e rispondente alle esigenze concrete di tutte le componenti della scuola, senza dimenticare la sua posizione in un contesto più ampio, culturale e internazionale.
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