
Gli incrementi stipendiali nel lungo periodo hanno fortemente penalizzato Istruzione e Ricerca, a partire degli insegnanti e dal personale Ata della scuola che giร percepiscono tra i compensi piรน bassi della PA. Lo si evince in modo evidente dallโultimo Rapporto Aranย pubblicato in questi giorni: dallo studio nazionale sul trattamento economico degli statali emerge che gli stipendi nellโarco temporale 2001-2021 di tutti i lavoratori di Istruzione e Ricerca si sono fortemente ridotti di forza, perchรฉ se nei 20 anni considerati lโinflazione รจ cresciuta del 31,8%, il personale della Conoscenza e della Ricerca ha perso il 7,4% di valore stipendiale considerano che lโaumento nello stesso periodo si รจ fermato al 24,4%.
I numeri
Invece, sempre rispetto al costo della vita, le maggiorazioni in busta paga degli altri comparti pubblici risultano tutte in attivo: sempre dal Rapporto Aran risulta infatti che a chi era in servizio presso nella Presidenza del Consiglio dei ministri รจ stato assicurato ben il 70,2% di incremento stipendiale. Elevata รจ anche la percentuale di aumento delle Funzioni Centrali (il 47,4%), di quelle Locali (il 35,1% in piรน) e pure dei lavoratori che operano nella Sanitร , per i quali รจ stato fatto registrare un interessante +39,5%.
Lโinvettiva di Pacifico
โPer lโIstruzione e la Ricerca โ commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief โ si puรฒ arrivare a dire che il livello dei compensi percepiti dallo Stato il primo ventennio del nuovo secolo รจ tutto da dimenticare, come pure lโaumento pervenuto attraverso il rinnovo cel contratto collettivo nazionale 2016/18, quando il nostro sindacato non era ancora rappresentativo. Queste percentuali si traducono in numeri ancora mortificanti: per la Presidenza del Consiglio dei ministri in quei 20 anni รจ stato comunque prodotto un aumento medio lordo di 20.082 euro, per i dipendenti delle Funzioni Centrali di 6.078 euro, per quelli della Sanitร di 4.343 euro e per le Funzioni Locali di 1.876. Il โbuioโ riguarda solo il comparto Istruzione e Ricerca, che si รจ visto attuare un aumento di appena 232 euroโ.
โConsiderando che negli ultimi 24 mesi โ continua Pacifico โ lโinflazione ha galoppato fino al 17% di accumulo, e che per Scuola, Universitร e Ricerca lโaumento dei compensi รจ stato di circa il 4,5%, sempre in attesa del nuovo Ccnl per il quale si prospetta ad oggi meno del 6%, viene da sรฉ che per questi ambiti di lavoro occorre trovare delle risorse straordinarie. A questo scopo, abbiamo chiesto di fare approvare appositi emendamenti, da applicare subito alla Legge di Bilancio del 2025. Gli stipendi della scuola non possono rimanere sempre piรน indietro rispetto agli altri Ministeri e agli Enti Locali: mancano allโappello almeno 5.000 euro lโanno a lavoratore. La speranza รจ che Governo e Parlamento si rendano conto dellโemergenza salariale di chi lavora in questi settoreโ.
โNoi โ prosegue il sindacalista autonomo โstiamo cercando di ottenere un aumento maggiore ancheย tramite il ricorsoย per il recupero dellโindennitร di vacanza contrattuale piena, allineata al costo della vita, visto che per legge dovrebbe essere molto piรน alta di quella oggi presente in busta paga. Parallelamente, abbiamo avviato la campagna Anief di screening gratuita โNon un euro di menoโ, una iniziativa con la quale intendiamo verificare lo stato di servizio di ogni singolo docente e Ata: chiediamo ai lavoratori della scuola di fare attenzione,ย attraverso anche i nostri uffici territoriali, a quale รจ lโeffettiva loro situazione professionale, a livello di carriera, e se vi sono dei diritti negati, specialmente โ conclude Pacifico โ per chi ha svolto anni di supplenzeโ.
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