Per insegnare su sostegno i candidati al concorso Pnrr sono concentrati in poche regioni, dove paradossalmente cโรจ meno richiesta di docenti specializzati, e questo comporterร lโimmissione in ruolo appena sul 25% del fabbisogno: รจ stato calcolato, per il primo ciclo e le scuole medie, che solo poco piรน di 3 mila cattedre libere su oltre 14 mila potranno essere coperte. Come mai questo paradosso? A fornire una spiegazione รจ Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: โQuesta situazione nasce dal fatto che gli atenei non hanno mai bandito i posti in base al reale fabbisogno ma in base allโofferta formativaโ, dice il sindacalista.
La discrepanza tra Tfa e reali eisgenze
La veritร , prosegue Pacifico, รจ che โcโรจ stata sempre una discrepanza tra i posti banditi per il Tfa e le reali esigenze dei territori. Poi se un docente specializzato in una determinata regione va a lavorare in una regione diversa si ritrova con il vincolo senza un ristoro delle spese aggiuntive, sfiorando la soglia della povertร . Per questo tanti docenti preferiscono continuare a fare i supplenti e non presentare domanda per partecipare ai concorsi nelle regioni dove ci sono piรน postiโ.
โE non dimentichiamo โ continua il leader Anief – i tanti specializzati allโestero ai quali non si consente subito di lavorare dopo aver speso denaro e tempo. Il risultato finale รจ la continuitร negata, non dai trasferimenti ma dalla precarietร del personaleโ. Pacifico ha comunque le idee chiare su cosa si dovrebbe fare: โBisognerebbe allineare la domanda con lโofferta sia per abilitazione sia per specializzazione; allineare lโorganico di fatto allโorganico di diritto; trovare un canale di reclutamento parallelo ai concorsi che permetterebbe di confermare il personale che per anni viene chiamato a fare supplenze. Se non si segue questa strada continueremo ad avere un alto numero dei posti che sono autorizzati per le immissioni in ruolo scopertoโ.




