Dirigenti scolastici, sottoscritto il CCNI sulla retribuzione di posizione

Il CCNI sulla determinazione della retribuzione di posizione parte variabile in relazione alle nuove fasce di complessitร  attribuite alle istituzioni scolastiche ha superato tutte le fasi di controllo e certificazione ed รจ stato sottoscritto definitivamente in data odierna. Finalmente sono state superate le disparitร  di retribuzione tra le regioni, con un aumento nella maggior parte dei casi della retribuzione di posizione dei dirigenti scolastici. Infatti, secondo dati forniti dal ministero, 1.787 posizioni vedranno un aumento di oltre 5.000 euro annui lordo dipendente, per 2.556 posizioni lโ€™aumento va da un minimo di 3.000 a un massimo di 5.000 euro, 3.343 posizioni dirigenziali vedranno un incremento di massimo di 3.000 euro annui. In tal modo รจ stata infine portata a compimento lโ€™innovazione che era stata prevista nel CCNL 2018.

A partire da settembre 2023, grazie anche allโ€™intensa attivitร  di coordinamento svolta dal Dipartimento, i dirigenti scolastici che sono in costanza di incarico vedranno aggiornata la loro retribuzione di posizione parte variabile. Per coloro che invece hanno avuto un mutamento di incarico occorrerร  attendere ottobre, considerando i tempi necessari per il controllo preventivo sul contratto individuale.
Una delle osservazioni maggiormente rilevanti avanzata da Igop al testo del CCNI ha riguardato lโ€™art. 9, ove รจ ora previsto che la clausola di salvaguardia potrร  essere operativa solo per lโ€™a.s. 2023/2024, anno di efficacia del contratto integrativo, fatta salva lโ€™eventuale ultrattivitร  del CCNI.

Appare evidente che รจ necessario proseguire con tempestivitร  sulla strada intrapresa. Le azioni da compiere sono da un lato relative al miglioramento del CCNI, sia recuperando quelle situazioni che hanno dato luogo ad errori nellโ€™attribuzione della fascia di complessitร , sia rivedendo i criteri adottati, anche coordinandoli con la considerazione delle particolari situazioni che si sono determinate in alcune regioni. รˆ dunque necessaria la riapertura a settembre della trattativa e il rinnovo della clausola di salvaguardia che necessariamente deve essere estesa anche alle situazioni derivanti dal dimensionamento. Dโ€™altro canto, รจ urgente e necessaria unโ€™azione che determini nuovi stanziamenti nella prossima legge di bilancio, per rendere effettiva lโ€™armonizzazione delle retribuzioni almeno entro lโ€™Area contrattuale.