Giannelli: “Iniziamoci a discostare dalla riforma Gentile”.
Un nuovo modo di fare lezione, con l’obiettivo di diminuire i numeri, catastrofici, della dispersione scolastica in Italia. Ecco come la scuola potrebbe cambiare in futuro, con tempi completamente rivisti rispetto a quelli attuali. L’idea di superare il paradigma imposto quasi un secolo fa dalla riforma Gentile, nasce dall’Anp (Associazione nazionale presidi), che ha spiegato il progetto per voce del proprio presidente, Antonello Giannelli.
“La dispersione scolastica – ha spiegato Giannelli ad Omnibus, su La7 – è altissima e sono inaccettabili i divari territoriali, ce lo dicono tanto l’Invalsi quanto i dati Ocse Pisa. Giusto il richiamo ad attenersi ai dati. Alle famiglie vanno garantiti i servizi, pensando a scuole in cui si stia dalla mattina alla sera e non si faccia la lezione come si faceva 50 anni fa. La riforma Gentile continua a costituire un paradigma fuori dal tempo e serve un ammodernamento della riforma degli organi collegiali”.
Insomma, si potrebbe così pensare a una scuola quasi h24, con lezioni che potrebbero iniziare più tardi in mattinata (l’idea proposta in campagna elettorale da Vittorio Sgarbi era proprio quella dello star scolastico alle 10:00) e proseguire per tutto l’arco della giornata, fino a pomeriggio inoltrato. Ovviamente il tutto è ancora nel campo delle ipotesi, ma con il nuovo esecutivo qualcosa potrebbe muoversi.
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