Presidi contro il rientro: in 2.000 per posticipare. Dad in 40 Comuni siciliani. Sileri: “Riaperture in sicurezza”

Appello dei dirigenti scolastici: “Troppi contagi. Didattica a distanza fino a febbraio”. Replica di Costa e Sileri: “Norme studiate per la sicurezza di alunni e personale”.

A tre giorni dal rientro in aula continuano ad aumentare i dirigenti scolastiche che hanno aderito alla lettera di inviare al Governo per poter posticipare il ritorno in aula. Se ieri erano 600, oggi sono in 2.000 a chiedere una riflessione più approfondita, e di affidarsi al buon senso prima di sancire la nuova riapertura delle scuole.

I contagi, ieri, erano 220.000, nuovo record per l’Italia. Lo scorso aprile, con meno di un decimo di contagi, le classi entravano al 50% e una volta a settimana andavano in Dad. Troppo complesse da gestire anche le lezioni miste, nelle quali cadranno buona parte (se non tutte) le classi italiane. In Sicilia, intanto, 40 Comuni andranno in zona arancione ed è stato deciso di tenere gli studenti a casa.

La fondazione Gimbe, intanto, è intervenuta sul tema: “Non si può continuare con lo slogan ‘niente Dad, scuola sicura’ perché questo di fatto non è possibile in un momento di circolazione di un virus che raddoppia i casi ogni due giorni. È evidente che quello che stanno chiedendo i presidi, ovvero utilizzare queste due settimane per potenziare la vaccinazione, è ragionevole. Però due settimane di Dad senza nessun intervento di incremento delle coperture vaccinali in queste fasce d’età può lasciare il tempo che trova. È evidente che con questa circolazione virale sarà molto difficile mantenere le classi in presenza. Ora si è puntato tutto sulle vaccinazioni, ma per esempio per ciò che riguarda la fascia 5-11 anni abbiamo fatto in tre settimane circa 400mila vaccinazioni che per qualcuno sono tante ma in realtà ci sono ancora 3 milioni e 200mila bambini da vaccinare. Ne rimangono ancora 900mila della fascia 12-19 anni. Questo periodo natalizio doveva essere utilizzato per investire al meglio nella comunicazione e nella vaccinazione di tutta la fascia 5-19 anni che avrebbe ripreso le scuole”.

Non è dello stesso avviso il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: “Sulla scuola è stata fatta un’attenta valutazione, con un lungo confronto, sono state prodotte linee guida che consentiranno la ripresa della scuola in sicurezza. E’ verosimile che questa variante Omicron che aumenterà ancora i casi rappresenti il canto del cigno della pandemia, credo che siamo alle battute finali. La pandemia si trasformerà presto in endemia”. “Sappiamo che a scuola i contagi possono avvenire con più facilità perché minore è la popolazione vaccinata, ma minori sono anche i danni – ha aggiunto – con mascherine, distanziamento e quarantena credo che la situazione sarà sotto controllo. E’ chiaro che ci sarà una maggiore circolazione del virus dopo la pausa natalizia, ma credo che con le regole che sono state messe la scuola sarà un posto sicuro. Sicuramente ci saranno quarantene e dad, ma si può ripartire in sicurezza con queste regole”.

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