Docenti chiedono la rettifica dopo le nomine Gps nella provincia cagliaritana.
L’algoritmo continua a far infuriare centinaia di docenti precari che ad oggi, 24 settembre, non si vedono ancora assegnata la propria cattedra nonostante i bollettini per il processo di individuazione supplenze continuino ad essere pubblicati. Molti, invece, si vedono scavalcati da altri colleghi con punteggio inferiore, e non si capacitano di ciò.
A Cagliari, nella giornata di giovedì, un gruppo di insegnanti precari si è dato appuntamento davanti agli uffici scolastici regionali per un sit-in in segno di protesta contro il nuovo modo di assunzione. “Chiediamo la rettifica delle nomine – spiega all’Ansa Liliana Paulis, Cobas, insegnante di musica – perché l’algoritmo sta sbagliando: abbiamo le prove, i reclami sono già partiti“.
“Manca la trasparenza – ha detto una docente all’agenzia nazionale- non si capisce più niente. Non si può insegnare un po’ a Nurri, un po’ a Villasimius. E chiediamo che si ritorni al passato: la situazione era più chiara”.
I precari, inoltre, hanno chiesto anche la stabilizzazione dei rispettivi contratti, oltre a un ritorno dell’assegnazione delle cattedre in presenza, e non in modo digitalizzato che, a detta di molti, sta mostrando delle falle.
“Stiamo già facendo il possibile – ha detto Peppino Loddo, direttore dell’Usp di Cagliari – molte nomine sono state rettificate. Stiamo prendendo in esame tutti i reclami. Per quanto riguarda le cattedre spezzate, non possiamo far altro che rispettare quanto previsto dalla contrattazione: non possiamo che rispettare le regole”
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