Mobilità scuola, riparte la trattativa dopo due mesi di stallo

Nuova convocazione delle sigle sindacali il prossimo venerdì 17 febbraio. Sul tavolo la revisione del CCNI mobilità per il biennio 2023-2025.

Dopo due mesi di incontri settimanali, poi interrotti il 14 dicembre, riprendono le relazioni sindacali con la Direzione generale del personale: una nuova convocazione è prevista nella tarda mattinata di venerdì 17 febbraio 2023.

Sul tavolo di lavoro, sia la revisione del CCNI mobilità per il biennio di vigenza 2023/2024 e 2024/2025, che le bozze delle Ordinanze Ministeriali relative ai docenti, educatori e ATA, e insegnanti di religione cattolica.

Le questioni aperte rimangono il superamento dei vincoli di permanenza e l’abrogazione del principio di referente unico all’assistenza nella disabilità grave – legge 104/92.

Entrambi i punti, già oggetto del lungo confronto, al momento attuale non hanno ancora risposta da parte dell’amministrazione. Soprattutto sul primo tema le proposte di parte sindacale sono state varie e tutte finalizzate a consentire a ciascun docente, neo-assunto o no, di presentare domanda di mobilità sia provinciale che interprovinciale.

Lo scoglio più difficile da affrontare pare essere proprio quello dell’obbligo alla continuità didattica dei docenti nominati a tempo indeterminato nell’anno scolastico 2022/2023, perché è requisito di attuazione del DL 36/2022, quindi inserito in un contesto normativo forte.

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