Nuove critiche per il ritorno in sicurezza tra i banchi. Questa volta è Anief a chiedere delucidazioni al Ministero.
Il ritorno a scuola senza l’obbligo vaccinale, con personale no vax riammesso negli istituti, non piace alle sigle sindacali. Dal prossimo 1 settembre, infatti, cadranno tutti gli obblighi annessi alla situazione pandemica relativa al Covid-19 da dover rispettare dentro le classi. Lo ha confermato il Ministero dell’Istruzione, il quale ha pubblicato la nuova Nota N. 1998 contenente riferimenti tecnici e normativi per l’avvio del nuovo anno scolastico.
Una decisione già contestata settimana scorsa da Uil Scuola, al quale oggi, invece, fa eco Anief. ‘La Nota appare fuorviante rispetto a quanto indicato dall’ISS che con nel documento del 5 agosto esorta a non intervenire ma a tenersi pronti con dei piani di intervento differenziati a seconda della casistica che si dovesse presentare per le varie professionalità e per ordine di scuola – spiega il vicepresidente di Anief, Gianmauro Nonnis – mentre il ministero con la nota del 19 sostanzialmente chiude tutti gli obblighi del ministero stesso al 31 agosto PV lasciando senza ordini vincolanti gli uffici periferici’.
“La nota risulta contradditoria la parte relativa agli obblighi di servizio, in particolare l’obbligo vaccinale per il quale si sono già depositati migliaia di ricorsi e che oggi, a 8 mesi dalla sua introduzione, e con la copertura vaccinale oramai scaduta, non è più richiesto”, evidenzia il presidente del sindacato, Marcello Pacifico.
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