I sindacati lanciano l’allarme: “Troppi contagi, scuole al collasso”

L’avvertimento di Flc Cgil: “Gestione dei casi insostenibile. Il Governo dia delle risposte”.

Come le tessere del celebre gioco “Indovina Chi” gli alunni in presenza diminuiscono al passare dei giorni e all’aumentare dei contagi. Sempre più spesso vi è il ricorso alla Dad, con sezioni in quarantena, oppure nel migliore dei casi si passa alla Ddi, didattica mista, con l’insegnante e parte della classe in aula e alcuni alunni che seguono da remoto. Insomma, la gestione dei casi diventa sempre più insostenibile per le scuole italiane, e forse neanche le nuove norme previste dal Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 27 gennaio potrà risolvere queste problematiche.

A denunciare lo stato del mondo scuola, ora, sono i sindacati con Flc Cgil in prima linea con un duro commento. “”Le indicazioni contenute nel decreto legge 4 del 27 gennaio 2022, relativamente alla annunciata semplificazione delle procedure di gestione dei casi di positività nelle scuole, non risolvono le criticità da tempo e più volte denunciate dalla FLC CGIL e scaricano, ancora una volta, sulle scuole e sui dirigenti scolastici un ulteriore carico di adempimenti che non tutelano la didattica in presenza e non assicurano la qualità del servizio”. 

“I dirigenti scolastici – prosegue il leader del sindacato, Francesco Sinopoli – sono spesso chiamati ad applicare disposizioni dei dipartimenti di sanità delle regioni contrastanti le norme generali e le circolari congiunte dei ministeri Istruzione e Sanità, senza alcun supporto da parte dell’amministrazione centrale e periferica che non sta svolgendo il ruolo previsto dal Protocollo Nazionale sulla Sicurezza anticovid, non convoca i tavoli di confronto regionali, non fornisce indicazioni ai dirigenti scolastici”.
    “Le scuole sono al collasso e non riescono più a fronteggiare disposizioni che cambiano continuamente e che disorientano famiglie e studenti, mentre la didattica procede a singhiozzo e si rischia di determinare, per il terzo anno consecutivo, un grave danno alla qualità dell’apprendimento e alla continuità del servizio di istruzione. La situazione non è più sostenibile. Occorrono una risposta immediata da parte del Ministero e una regia nazionale, da noi più volte invocata, che assicuri uniformità a tutte le procedure regionali, che tenga conto della reale situazione di criticità delle ASL e che semplifichi concretamente gli adempimenti delle scuole”.

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