Contratto scuola, il nuovo Governo dovrà lavorare per chiudere il rinnovo

Al nuovo Esecutivo il compito di superare la fase di stallo nelle contrattazioni.

Volente o nolente toccherà al nuovo Governo, con Giorgia Meloni Presidente del Consiglio dei Ministri, lavorare per il rinnovo del contratto dei profili del mondo scuola, scaduto da anni e con le trattative in fase di stallo da diversi mesi. La quadra, infatti, non é ancora stata trovate. E pure si parla di cifre comunque ridotte all’osso, con i sindacati che chiedono almeno di arrivare a quei 100 euro netti in più al mese, ma le sigle sindacali si continuano a scontare contro un muro di gomma.

Un modo per ottenere le risorse necessarie, in realtà, esiste. Si dovrebbe pescare una cifra, attorno ai 270 milioni, che il Governo inizialmente ha stanziato in manovra, ma che è stata bloccata dal MEF. Il nuovo Esecutivo dovrà quindi varare una legge di bilancio di almeno 25 miliardi di euro, al cui interno dovranno essere presenti anche i costi per il rinnovo contrattuale del personale scolastico.

Stando alle cifre reali, l’aumento sarà di circa 50 euro netti al mese, a differenza degli almeno 100 che chiedevano i sindacati. Per quanto riguarda il personale docente, si prevede un aumento medio di 123 euro (lordi) al mese, per 13 mensilità, anche se bisogna considerare che di questi, 21 euro provengono dal MOF per contrattazione integrativa e quindi non per tutti gli insegnanti. Per quanto riguarda il personale ATA, si parla di un aumento di 75 euro + 9,79 per ordinamento professionale + 3,91 nel MOF per contrattazione integrativa, per un totale circa di 90 euro. 

Su questa fase di stallo fu molto chiaro il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo: “Vogliamo concludere il prima possibile, ma la trattativa non è facile, anzi, è complicata. Le trattative sono serrate, ma essendo un contratto nel quale sono comprese 4 diverse sezioni ci sono dei tempi più lunghi. In ogni caso si sta procedendo a delle riunioni sugli ordinamenti del personale divise per i vari settori che compongono il comparto. I fondi sono quelli disponibili dalla Legge di Bilancio, vediamo poi cosa accadrà dopo le elezioni. In base alle risorse stanziate nella legge di bilancio l’incremento complessivo per il personale docente è pari al 4,22% per un importo di euro 102,08 mensili. È noto su questo punto la contrarietà dei sindacati che ritengono non sufficienti le risorse finanziarie stanziate”.

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