Bianchi chiude le porte alla DAD: “La scuola è il posto più sicuro”

Il ministro dell’Istruzione allontana l’ipotesi di una chiusura delle scuole.

Nonostante l’ombra della nuova variante del Covid-19 avanza in Italia, il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è sembrato abbastanza deciso per quanto riguarda il presente, e l’immediato futuro, del mondo scuola intervenendo durante la sua visita a Veronafiere a Job&Orienta 2021

“Stiamo lavorando per non ritornare alla Didattica a distanza – ha spiegato il Ministro – Oggi nel mondo della scuola i contagi sono ancora molto limitati. Stiamo lavorando – ha aggiunto – non solo per evitare la Dad, che è stata un momento importante e che ha permesso a molti di avvicinarsi al digitale. Stiamo evitando questa idea della paura, questa idea di diffidare l’uno degli altri. La scuola rimane il posto più sicuro“.

Eppure gli ultimi dati che provengono un po’ da tutto il territorio nazionale parlano di una situazione ancora parzialmente fuori controllo. Basterebbe vedere i numeri della regione Lombardia: al 21 novembre si contavano 902 classi e 15.305 studenti in quarantena a causa del Covid, oltre a 1.150 operatori scolastici. «La ripresa dei contagi nelle ultime settimane di osservazione — si legge nel Report della Regione — ha determinato un aumento degli alunni posti in quarantena in tutti i gradi di scuola, con un impatto meno evidente nella scuola secondaria di secondo grado popolata da alunni in età vaccinabile».

Nell’ultimo monitoraggio del 7 novembre le classi in quarantena erano 370, pari a 6.681 alunni. Si contano in tutta la Lombardia oltre 6.100 alunni dai 6 ai 10 anni in didattica a distanza, contro i 2.233 di due settimane fa. I numeri sono quasi triplicati. 

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