A scuola vestita da sposa per non perdere la cattedra. La strana storia di Carmela

C’è poco da ridere e molto su cui riflettere dietro la foto che arriva direttamente dalla segreteria dell’Istituto professionale Ettore Majorana di Martina Franca, provincia di Taranto, dove una donna vestita da sposa legge gli ultimi dettagli del proprio contratto prima di firmarlo.

La foto ha fatto il giro del web, è c’è poco da aggiungere perché effettivamente le immagini parlano da sole e spiegano la dura vita del precariato scolastico. Sì, perché nemmeno del giorno delle proprie nozze si può dire di no a una supplenza annuale in attesa della cattedra fissa. Un posto che non solo permette, almeno per 12 mesi, di vivere sapendo di ricevere un dignitoso stipendio, ma anche per scalare le graduatorie aumentando il proprio punteggio.

Questa è la storia di Carmela Santoro, convocata per una supplenza annuale di matematica a scuola proprio nel giorno delle nozze, il 6 settembre, si è presentata all’istituto professionale Ettore Majorana in abito da sposa per firmare i documenti, altrimenti avrebbe perso il lavoro. In caso di rifiuto, infatti, sarebbe stata depennata dalle GPS. In realtà, in caso di reale e motivato impedimento il docente chiamato per l’incarico può anche delegare una persona di fiducia per la firma del contratto. Probabilmente, però, la prof. Santoro ha avuto come unica soluzione quella di recarsi di persona nell’istituto prima di godersi il giorno più bello della sua vita, al quale si è aggiunto anche un incarico, seppur, temporaneo, che le permetterà di svolgere il lavoro che sogna.

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